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È una tendenza piccola ma in crescita in Europa.

Gli indicatori PMI europei suggeriscono che la ripresa richiederà più tempo del previsto.

L’indice PMI per l’Eurozona nel dicembre 2023 era di 44,4 punti. Sebbene questo sia insignificante, si tratta comunque di un aumento rispetto al risultato di novembre. Il risultato di dicembre è stato il più alto degli ultimi sette mesi.

Tuttavia, l’ultimo mese dell’anno è stato una doccia fredda per gli ottimisti dopo che l’indice è salito di 1,1 punti a novembre. Pertanto, non si tratta di una ripresa dinamica. Inoltre, l’indice dell’attività economica nel settore manifatturiero dell’area dell’euro rimane ancora ben al di sotto della soglia neutrale (50 punti), indicando un’espansione del settore.

C’è anche un calo dei prezzi. La bassa domanda e la minore inflazione (che abbassa i prezzi dei beni intermedi) consentono ai produttori di abbassare i prezzi finali per stimolare le vendite. Tuttavia, il calo dei prezzi dei beni intermedi e degli input è stato il più basso in otto mesi, mentre il calo dei beni finali è stato il più piccolo in sette mesi.

La tendenza più allarmante nell’Eurozona è il calo dei livelli di occupazione nei paesi dell’Eurozona. Il numero di persone impiegate nel settore manifatturiero è diminuito da giugno 2023.

Ciononostante gli intervistati del settore manifatturiero della zona euro sono ottimisti riguardo al futuro e le aspettative per la ripresa del settore sono al massimo di otto mesi.