Ripristino temporaneo delle frontiere interne dell’UE: anche Slovenia e Italia hanno introdotto controlli
In risposta al cambiamento nella situazione della sicurezza internazionale, i governi di Slovenia e Italia hanno annunciato il ripristino temporaneo dei controlli di frontiera alle loro frontiere interne. Grazie a queste decisioni, il numero delle frontiere controllate nello spazio Schengen è salito a 12.
La decisione di Italia e Slovenia, insieme ad altri paesi, di imporre controlli su alcuni dei loro confini, arriva in un contesto di crescenti preoccupazioni per la sicurezza e la necessità di proteggere i propri cittadini di fronte alle crescenti tensioni globali e alla minaccia del terrorismo.
Controllo delle frontiere italiane
Contemporaneamente l’Italia ha reintrodotto i controlli di frontiera sul confine condiviso con la Slovenia, anch’essi entrati in vigore il 21 ottobre 2023.
La decisione rientra nella più ampia strategia dell’Italia volta a rafforzare la sicurezza interna in un contesto di crescenti minacce terroristiche in Europa. Il governo italiano ha definito l’intensificazione dei punti di crisi ai confini dell’Europa e il recente attacco a Israele fattori che contribuiscono ad aumentare il livello di minaccia di azioni violente all’interno dei confini dell’Unione Europea.
Il primo ministro George Maloney ha riconosciuto la necessità di sospendere la libera circolazione Schengen per motivi di sicurezza e si è assunto la piena responsabilità della decisione. Il governo ha informato le autorità dell’Unione europea e ha partecipato alle discussioni con le controparti slovene riguardo a questo passo. L’Italia ha espresso preoccupazione per il fatto che le misure di polizia esistenti al confine italo-sloveno non siano sufficienti a garantire la necessaria sicurezza, soprattutto alla luce dei potenziali rischi associati ai flussi migratori illegali.
Il controllo alle frontiere durerà dieci giorni con possibilità di proroga secondo le norme Schengen.
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