Per rendere più sostenibile la logistica dei trasporti occorre maggiore consapevolezza. Partendo da questo assunto di base, si rende evidente anche la necessità di promuovere la presa di coscienza da parte delle stesse aziende di settore per impostare un futuro dei trasporti che sia votato alla transizione ecologica ed alla sostenibilità sociale.
Per coinvolgere le parti sociali di Paesi differenti occorre che vi siano dei canali di comunicazione condivisi ed una volontà a collaborare: secondo le associazioni di settore del mondo dei trasporti, la risposta sono i CAE, o Comitati Aziendali Europei.
La Federazione autonoma dei sindacati dei trasporti-Fast Confsal, la confederazione Sistema Impresa e Assotrasporti/Eumove, hanno aderito ad un progetto mirato ad agevolare la sostenibilità sociale e ambientale dei trasporti tramite la diffusione dei Comitati aziendali europei (Cae).
L’iniziativa ha un’estensione comunitaria e coinvolge le parti sociali del settore in Italia, Lituania, Lettonia, Croazia, Macedonia del Nord, Romania, Bulgaria, Serbia e Spagna. Un percorso condiviso anche dalla Confederazione europea dei sindacati indipendenti (Cesi).
Il modo più efficace per gestire la fase critica dei trasporti, cui si somma anche la transizione prevista, è il rafforzare la cooperazione transnazionale.
«Promuovere i Cae significa sviluppare la cooperazione transnazionale sulla base di prassi più idonee e capaci di tutelare al meglio la posizione dei dipendenti incentivandone l’inclusione nel processo decisionale.
Un altro punto di vista è quello della compattezza interna all’azienda, che è fondamento di un ambiente di lavoro basato sulla fiducia, sul rispetto e sull’ascolto reciproco, sull’atteggiamento positivo.
Promuovere una nuova generazione di trasporti caratterizzati dall’impiego di tecnologie sostenibili sul piano ambientale – dice Sandiano di Assotrasporti/Eumove – è una sfida innegabile per le aziende e per i loro dipendenti.
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